GLI “OMBRELLI” DELL’ULIVO

Peli simili ad ombrelli che li proteggono dall'acqua e dal sole: sono le foglie dell'olivo.

Alcuni ricercatori sono riusciti a caratterizzare nel dettaglio le foglie dell'olivo e le peculiarità che presentano a livello ecofisiologico per sopravvivere a condizioni estreme.

L'ulivo è una specie di grande importanza socioeconomica in Italia e in altri paesi dell'area mediterranea. Conoscere le proprietà delle sue foglie ci aiuta a comprendere le peculiarità di questa specie di coltura,che sembra allo stesso tempo rustica e sofisticata nei suoi adattamenti per resistere alla siccità. Sono state analizzate nel dettaglio le caratteristiche delle foglie dell'ulivo, soffermandosi soprattutto sul loro rapporto con l'acqua e sulla capacità che possono avere di far fronte a situazioni avverse come la siccità.

La parte superiore delle foglie giovani ha un maggior numero di peli (chiamati tricomi in termini botanici) che cadono o si degradano man mano che la foglia invecchia. 

Tuttavia, la parte inferiore delle foglie è completamente ricoperta da diversi strati di tricomi peltati, che sono strutture simili a parasole, che servono come protezione contro le radiazioni ultraviolette.

La grande presenza di peli sulla parte inferiore delle foglie ha a chiedersi come fosse l'interazione delle foglie con le gocce d'acqua e quali fossero le loro proprietà superficiali in termini di composizione chimica e ruvidità.

Sia la parte superiore che quella inferiore della foglia dell'ulivo hanno una grande adesione a causa delle goccioline d'acqua. La bagnabilità della pagina inferiore è minore quando le foglie sono giovani, ma aumenta con l'età.

 Effettuando misurazioni della superficie delle foglie con la microscopia elettronica e a forza atomica, si è notato che la superficie dei peli presenta nanozone idrofile e ha una composizione chimica eterogenea.

Maggiore capacità di adattamento all'ambiente

I risultati dimostrano anche che le proprietà bagnanti e di adesione delle gocce d'acqua su queste foglie sono associate alle proprietà dei peli, che potrebbero essere un'altra strategia di adattamento agli ambienti aridi dove questa specie viene spesso coltivata. 

La variabilità chimica (presenza di sostanza idrofile-idrofobiche) e la struttura della foglia possono essere utilizzate per studi biomimetici, focalizzati sulla cattura dell'acqua.

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